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150076
IDG830700033
83.07.00033 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Vidiri Guido
Processo agrario ed "ultrattivita'" del rito
nota a Cass. sez. lav. 29 gennaio 1981, n. 702
Giur. agr. it., an. 29 (1982), fasc. 6, pt. 2, pag. 350-354
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D917; D760; D4192
L' A. trae spunto dalla sentenza annotata, alla quale aderisce, per qualche considerazioni in ordine all' applicabilita' del rito del lavoro alle controversie innanzi alle Sezioni agrarie. Puntualizzata la "ratio" del principio dell' ultrattivita' del rito, ritiene che, in una controversia trattata in primo grado col rito del lavoro, l' impugnazione vada proposta con ricorso ai sensi dell' art. 433 c.p.c., ma che la forma della citazione possa essere considerata equipollente quando siano stati rispettati i termini di deposito e siano stati esposti in maniera esauriente i motivi di gravame, in modo da consentire lo svolgimento celere del processo e l' attuazione dei principi di oralita', concentrazione e immediatezza introdotti con la legge n. 533 del 1973.
l. 11 agosto 1973, n. 533 art. 433 c.p.c. art. 434 c.p.c. art. 439 c.p.c. art. 342 c.p.c. art. 325 c.p.c.
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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