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15017
IDG791300716
79.13.00716 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
ramat marco
il terrorismo e la magistratura, 1. tre tentazioni dopo alessandrini
Paese sera, an. 30 (1979), fasc. 76 (20 marzo), pag. 2
d0230; d187; d542
l' a., membro del consiglio superiore della magistratura, rileva che sono 3 le reazioni piu' immediate dei magistrati dopo che molti di loro sono stati uccisi (ultimo di essi alessandrini, la cui uccisione ha pesato di piu'). una e' quella di mollare. un' altra reazione e' la tentazione della magistratura "armata" difensivamente e offensivamente. la terza reazione e' la tentazione verso gli eroismi individuali. l' a. afferma che le 3 tentazioni sono tutte pericolose. si fanno strada pensieri come: il rischio della vita non era stato pattuito (allora meglio cambiare posto); lo stato non paga bene; lo stato non e' molto diverso da "danzica". i malumori, osserva l' a., possono provocare danni irreparabili. diffuso e' il giudizio sulla inutilita' delle norme speciali per combattere il terrorismo; altrettanto diffusa e' l' opinione che l' incolumita' fisica dei magistrati non sia assicurata dal personale di difesa. l' a. sostiene che le parole contenute nel documento di "prima linea" (volto a evidenziare la tendenza dei magistrati ad agire come militari in stato di guerra) non sono parole di lucida follia. la tendenza appartiene alla strategia del terrorismo. il processo di "bandizzazione" dello stato va contrastato con energia.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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