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15019
IDG791300718
79.13.00718 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
ramat marco
il terrorismo e la magistratura, 2. il giudice "tiene" se sa di contare
Paese sera, an. 30 (1979), fasc. 78 (22 marzo), pag. 2
d0230; d187; d542
l' a. sostiene che, nella lotta contro il terrorismo, la magistratura deve rimanere compatta, senza cedere alla tentazione di mettere alcuni uomini isolati in prima linea: si rischierebbe di deresponsabilizzare gli altri magistrati e di danneggiare i piu' "coraggiosi". per combattere efficacemente il terrorismo e' necessario in primo luogo risolvere la vertenza economica fra magistratura e governo. e' necessario poi, prosegue l' a., che i giudici siano convinti dell' importanza del loro peso: cio' sara' possibile risolvendo in primo luogo gli annosi problemi della polizia giudiziaria. non va pero' dimenticato che si potra' fermare il terrorismo solo con adeguate riforme sociali.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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