| 150648 | |
| IDG831000449 | |
| 83.10.00449 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Amati Amato
| |
| Condono in materia di imposta di registro, successioni ed INVIM.
Riflessioni sul primo e secondo comma dell' art. 31 del d.l. 10
luglio 1982, come convertito con legge 7 agosto 1982, n. 516
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Riv. leg. fisc., an. 77 (1982), fasc. 9, pag. 1625-1631
| |
| | |
| D2195; D23105; D23115; D24056; D200
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Secondo l' A. la norma del provvedimento di condono fiscale relativa
ad atti pubblici, privati, giudiziari, successioni ecc. per i quali
l'ufficio del registro abbia gia' notificato in data anteriore al 14
luglio 1982 l' avviso di accertamento di valore contro il quale sia
stato prodotto regolare e tempestivo ricorso, se interpretata nel
senso che colui che si e' opposto validamente puo' chiedere con
apposita istanza di definire la controversia assolvendo l' imposta di
registro o successione liquidata sulla meta' del valore accertato e
quella sull' INVIM liquidata sulla meta' dell' incremento imponibile
determinato dall' ufficio del registro conduce, nel caso di
compravendita di immobili, all' assurda determinazione di due diversi
valori finali ai fini dell' imposta di registro e dell' INVIM, con
conseguenti, incostituzionali disparita' di trattamento. Inoltre l'
interpretazione suddetta renderebbe vano il perseguimento di uno
degli scopi del condono, quello di far diminuire la massa del
contenzioso.
| |
| art. 31 d.l. 10 luglio 1982 n. 429
l. 7 agosto 1982 n. 516
art. 3 Cost.
art. 6 d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 643
| |
| Ist. dir. tributario - Univ. GE
| |