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150694
IDG820700107
82.07.00107 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fauceglia Giuseppe
Proprieta' ed impresa nell' evoluzione del contratto di mezzadria
Nuovo dir. agr., an. 8 (1981), fasc. 3-4, pag. 603-619
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D9144
L' A. osserva come la legislazione corporativa e del codice del 1942 denoti l' intento di condurre l' attivita' di coltivazione nell' ambito dell' impresa, al di fuori dei vincoli della prorpieta'. Ma, a suo avviso, tale tentativo non riesce ed incontra i suoi piu' evidenti limiti nella disciplina e nella nozione di contratto di mezzadria, la cui configurazione come contratto associativo non corrisponde ad una reale natura associativa del rapporto, sicche' il contratto resta solo lo strumento giuridico formale per consentire al coltivatore di disporre del bene terra. Nel confronto con il sistema del codice del 1865, l' A. sottolinea tuttavia il lento emergere della considerazione delle capacita' imprenditoriali del mezzadro. Osserva come la legislazione successiva, sotto lo stimolo delle lotte contadine e per l' influenza esercitata dai principi contenuti nella Costituzione, rifletta l' esigenza di una radicale trasformazione dei rapporti tra proprieta', impresa e lavoro. L' A. osserva infine come l' affermazione della preminenza dell' impresa, del lavoro organizzato e dell' iniziativa economica rispetto alla proprieta' porti al superamento del contratto di mezzadria, ormai strutturalmente inadeguato alle esigenze di un' agricoltura moderna, e alla sua conversione nel contratto di affitto che appare piu' idoneo a realizzare, attraverso un piu' efficiente esercizio dell' impresa agricola, la funzione economico-sociale della propreta'.
Carta della mezzadria 1933 art. 2141 c.c. d.lg.lt. 19 ottobre 1944, n. 311 d.lg.c.p.s. 27 maggio 1947, n. 495 art. 2135 c.c. l. 15 settembre 1964, n. 756
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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