| 150713 | |
| IDG820600957 | |
| 82.06.00957 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Iacono Augusto
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| Questioni in tema di prelazione di fondo rustico
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| nota a Trib. Bolzano 19 febbraio 1981
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| Giur. merito, an. 14 (1982), fasc. 2, pt. 1, pag. 292-296
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D91612
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| Il diritto di prelazione del proprietario coltivatore diretto di
terreni confinanti con fondi offerti in vendita non sorge se al
momento in cui viene comunicato il preliminare di vendita, stipulato
tra proprietario e terzo, sui terreni stessi siano insediati
affittuari, mezzadri, coloni, compartecipanti o enfiteuti coltivatori
diretti. Non ha rilevanza che il coltivatore insediato sul fondo
rinunzi alla proroga legale prima della stipula della vendita
definitiva, purche' dopo la comunicazione del preliminare. Per
escludere la prelazione occorre che il regolamento, che include il
terreno in zona destinata a sviluppo industriale, edilizio o
turistico, sia deliberato dagli organi comunali, anche se non ancora
approvato dagli organi tutori. La destinazione del fondo ad
utilizzazione edilizia, industriale o turistica sopravvenuta in corso
di causa nessuna incidenza puo' avere su un riscatto gia' esercitato
con dichiarazione ricettizia del retraente. La qualifica di
coltivatore diretto spetta a chi si dedica professionalmente, anche
se non in modo esclusivo, alla coltivazione dei fondi.
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| art. 7 l. 14 agosto 1971, n. 817
art. 8 comma 2 l. 26 maggio 1965, n. 590
art. 31 l. 26 maggio 1965, n. 590
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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