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| IDG821000383 | |
| 82.10.00383 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Redazione
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| Nota a Comm. Centr. sez. XIV 2 febbraio 1981 n. 3131
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| Rass. trib., an. 24 (1981), fasc. 6, pt. 2, pag. 318-319
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| D24057; D91250
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| L' A. dissente dalla tesi della Commissione Tributaria Centrale
secondo cui l' esenzione dall' INVIM prevista per le successioni
nell' ambito della famiglia diretto coltivatrice spettava anche agli
immobili urbani fino al 28 dicembre 1974, data l' efficacia
innovativa dell' art. 1 del decreto n. 688 del 1974. Ricordate le
innovazioni arrecate da detta norma alla sostanza ed alla sistematica
del decreto sull' INVIM, l' A. osserva che la natura non innovativa
della norma citata (riconosciuta anche dal Ministero delle Finanze)
si desume dalla duplice considerazione che per la norma originaria
dovevano essere rilevanti solo gli immobili aventi carattere
strumentale per l' esercizio dell' attivita' agricola (in quanto
considerava il trasferimento degli immobili nell' ambito di una
famiglia diretto coltivatrice) e che ai fini dell' INVIM l' oggetto
dell' agevolazione doveva coincidere fin dall' origine (cioe' dall' 1
gennaio 1973, data di entrata in vigore del decreto n. 643 del 1972)
con quello delle agevolazioni per la piccola proprieta' contadina di
cui alla legge n. 604 del 1954, cioe' con i fondi rustici e le case
rustiche (anche se non situate sul fondo, purche' destinate all'
abitazione dei coltivatori).
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| art. 2 comma 2 n. 2 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 643
art. 25 comma 1 lett. d d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 643
d.p.r. 23 dicembre 1974, n. 688
art. 2 n. 2 l. 6 agosto 1954, n. 604
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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