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Documento


150734
IDG820200182
82.02.00182 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bizzocchi Roberto
La dissoluzione di un clan familiare: i Buondelmonti di Firenze nei secoli XV e XVI
Arch. st. italiano, vol. 511, an. 140 (1982), fasc. 1, pag. 3-44
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo; a fine articolo o capitolo)
S76234; D92240
L' A. riporta il caso dei Buondelmonte come uno dei piu' indicativi esempi del processo di dissoluzione dei legami consortili di un clan familiare nel Quattrocento e nel Cinquecento. I Buondelmonte si erano inurbati in Firenze nel secolo XII, ma conservavano estese proprieta' terriere nel contado meridionale di Firenze; godevano inoltre del patronato ecclesiastico su numerose chiese e benefici ecclesiastici. All' inizio del Quattrocento pero' le proprieta' terriere erano ormai ridotte, frazionate e divise a causa delle spartizioni ereditarie sempre piu' numerose e delle alienazioni per costituire la dote alle figlie, o per restituire la dote alle vedove. Il declino economico della casa appare sempre piu' evidente nel corso del Quattrocento e del Cinquecento: solo la rendita ecclesiastica rappresenta una fonte piu' o meno stabile e relativamente sicura per piu' di un ramo del clan ed il patronato ecclesiastico viene esercitato ancora in comune dai suoi membri, anche se non sempre pacificamente. Il frazionamento dei patrimoni e la diversita' delle fortune dei membri della casata finiscono per alimentare all' interno del clan la tradizionale litigiosita' dei Buondelmonte e per accelerare la rottura del vincolo di solidarieta' familiare, c2he giunge a completa dissoluzione nel corso del Cinquecento.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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