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| IDG821200363 | |
| 82.12.00363 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| D' Aci Reggio Enzo
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| L' intervento del potere giudiziario nell' esercizio dell' attivita'
amministrativa
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| Foro amm., an. 57 (1981), fasc. 6, pag. 1268-1298
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| S742; D150; D1521; D1523; D155
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| I rapporti tra potere esecutivo e potere giurisdizionale sono nell'
epoca moderna inquadrati dalla comune dottrina alla luce del c.d.
principio della separazione dei poteri. Il lavoro si propone di
verificare se cio' possa ancora oggi considerarsi esatto e conforme
alla realta'. Dopo aver, pertanto, identificato i possibili modi di
incidenza che la funzione giurisdizionale puo' esercitare sull'
esplicazione della attivita' amministrativa, esso effettua una
indagine storica dal 1865 ad oggi, separatamente per la giurisdizione
ordinaria, quella amministrativa, quella costituzionale e quelle
speciali, mirante a mettere in luce la evoluzione legislativa e
interpretativa dei limiti posti al giudice, per l' esercizio dei suoi
compiti, allorche' la P.A. sia parte in causa. I risultati sono
sorprendenti, poiche' il quadro che ne risulta e' quello di un
ordinamento che e' passato da una rigida posizione di chiusura nei
confronti di ogni intervento del giudice nell' espletamento della
funzione amministrativa a un atteggiamento sempre piu' aperto e
possibilista fino a delineare, in tempi recenti, una propensione (in
pieno sviluppo) verso una concezione per cosi' dire "giustizialista"
in quanto volta ad ammettere senza eccezioni la sindacabilita'
giudiziale di ogni atto o comportamento della Amministrazione. La
conclusione che se ne ritrae e' che la importanza del principio di
separazione dei poteri e', al presente, largamente sminuita e che la
societa' moderna mostra di preferire altri principi piu' pressanti
quale quello della piena sottoposizione della P.A. al diritto.
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| l. 20 marzo 1865, n. 2248, all. E
l. 31 marzo 1877, n. 3761
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| Centro diretto da E. D'Elia - IDG Firenze
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