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150745
IDG820200273
82.02.00273 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gualazzini Ugo
L' insegnamento del Gius Criminale secondo il "Regolamento per le scuole della ragion civile e canonica" del Ducato di Parma e Piacenza (1769)
Arch. st. prov. parmensi, s. 4, vol. 32, (1980), pag. 353-362
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
S7036; S704; D50; S77; D59
L' A. fa un esame critico del "Regolamento per le scuole della ragion civile e canonica" pubblicato a Parma nel 1769 su stesura dell' abate P. M. Paciaudi, eminente personalita' della cultura locale, e in particolare del tit. V, che tratta dell' insegnamento delle materie penalistiche, e ne mette in evidenza manchevolezze ed inconvenienti. Il Paciaudi, nella convinzione che le varie nazioni hanno si' leggi diverse per determinare qualita' e grado di punizione dei delitti, ma che poi convergono nei principi generali, suggeriva l' adozione nell' Universita' parmense di due noti testi tedeschi di giurisprudenza criminale, opere rispettivamente di G. C. Kock e G. S. F. Boemer. Egli riteneva fondamentali tali opere per l' apprendimento dei concetti basilari del diritto indispensabili ai penalisti: il pensiero degli autori doveva soltanto adattarsi alla legislazione vigente nel Ducato . Nel 1769 Parma non disponeva di propri codici che dessero maggior certezza al diritto e in particolare al diritto penale. L' indirizzo dato dal Paciaudi all' insegnamento del diritto contribui' a mantenere confusione la' dove sarebbe stata necessaria la massima chiarezza.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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