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150751
IDG830200037
83.02.00037 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bretone Mario
Il "Beruf" e la ricerca del "tempo classico"
relazione al seminario internazionale su Federico Carlo di Savigny, Firenze, 27-28 ottobre 1980
Quad. fior. st. pens. giur. mod., an. 9 (1980), pag. 189-216
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F603; S7037
Come l' editto del pretore romano non era un codice, ma un mezzo per attuare un controllo continuo, rivedibile, dell' intero ordinamento giuridico avente le sue origini nella libera Repubblica, similmente la legislazione dei Lander si riconduce alla registrazione scritta del diritto consuetudinario e quindi all' esercizio di un controllo simile a quello che si attuava a Roma con l' editto e non costituisce pertanto un codice. I libri giuridici giustinianei che hanno trasmesso il diritto romano all' Europa moderna hanno valore soprattutto in quanto, costituiscono il tramite verso il "tempo classico" che ha anch' esso le sue radici nel tempo della Repubblica. La ricerca del tempo classico costituisce l' imperativo umanistico del "Beruf", via obbligata per la scienza giuridica che voglia ricostituire e rinnovare se stessa; i giuristi romani sono percio' proposti come modello ed il diritto romano come un organismo vivente, come un elemento che va continuamente ringiovanito e sviluppato.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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