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Documento


150837
IDG830200011
83.02.00011 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Antonietti Daniele
Terre e proprietari nel Cremasco alla meta' dell' Ottocento
Soc. e storia, vol. 16, an. 5 (1982), pag. 299-347
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
S716; S7351; S7662
Prendendo lo spunto dalle riforme catastali che i governi austriaci condussero in Lombardia e nel Veneto durante il Settecento e l' Ottocento e rifacendosi in particolare alla norma che introduceva una fondamentale distinzione fra proprietario giuridico e possessore, l' A. utilizza i dati catastali relativi al Cremasco per studiare il livello di concentrazione della proprieta' fondiaria e la sua distribuzione fra i diversi gruppi sociali. L' A. conclude che, nel caso esaminato, la proprieta' fondiaria rivela un alto grado di concentrazione: la nobilta', infatti, detiene la maggioranza delle proprieta' superiori ai 40 ettari, mentre quelle degli enti ecclesiastici, degli enti civili e dei Comuni sono costrette entro valori molto bassi.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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