| L' A. indugia sulle relazioni presentate al Colloquio internazionale
sulle strutture feudali dell' Occidente mediterraneo tenuto a Roma
nel 1978 e si richiama ai numerosi recenti studi storiografici, in
particolare francesi, sull' argomento, rilevandone le interpretazioni
che, anche se non in modo univoco, cercano di dimostrare che: l'
estensione della "feudalita'" include anche l' area mediterranea gia'
prima del secolo XII e non solo l' Europa tra Loira e Reno, come
tradizionalmente era inteso; nell' ambito di tutta quella lunga era
storica denominata feudalesimo si distingue una prima "eta' feudale",
tra X e XI secolo, definita da un complesso di rapporti sociali
derivanti dalla dissoluzione dei poteri pubblici, con la diffusione
delle libere castellanie piu' che delle istituzioni
feudo-vassallatiche; queste sono invece presenti in forma capillare e
strutturale nella seconda "eta' feudale", a cominciare dal XII
secolo. Altro tema di indagine affiorato nel Colloquio e' stato
quello dei castelli e dell' incastellamento, fra X e XIII secolo,
come tipico fenomeno dell' organizzazione del territorio in funzione
dei poteri signorili. Riguardo all' Italia, in particolare, il
Convegno ha riproposto il tema della continuita' cittadina nella
storia della penisola ed ha richiamato l' attenzione sulla
generalizzata mancanza, pur nella diversita' di situazioni regionali
e locali, dal IX al XII secolo, di dinastie aristocratiche
organizzate per lunghi periodi su ampi territori in modo stabile e
istituzionalmente definito.
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