| Da ordinanze, rispettivamente del Giudice Istruttore e del Tribunale
di Sala Consilina l' A. trae lo spunto per trattare due questioni di
interesse processuale: la prima attiene al diritto (rectus
"potere-dovere"), attribuito al giudice dall' art. 112 c.p.c., di
interpretare e di qualificare la domanda e, per essa, quindi, l'
azione, in maniera diversa e difforme da quella indicata dalla parte.
A tal proposito osserva come di tale "potere-dovere" il giudice debba
saper far uso con moderazione e cautela, per la considerazione che
autore della domanda e fautore dell' azione resta pur sempre chi
dalla legge, almeno a livello di presunzione, e' equiparato per
capacita' professionale allo stesso giudicante, del resto il
potere-dovere di interpretare la domanda secondo il suo contenuto
affettivo, e non secondo la terminologia usata dal suo estensore,
incontra i suoi limiti "nel rispetto del principio di corrispondenza
tra il chiesto ed il pronunciato e nel divieto di sostituire, d'
ufficio, un' azione diversa da quella espressamente e formalmente
proposta dalla parte" (Cass. Sez. II 2 aprile 1977, n. 1237): ne
consegue che per farsi luogo a mutatio libelli occorre che i
requisiti dell' azione, individuata e fissata dal giudice in
difformita' da quella indicata e voluta dalla parte, risultino
impliciti o almeno virtualmente presenti nel contesto dell' atto
stesso. L' altra questione, affrontata dall' A., riguarda i casi in
cui il collegio, investito del reclamo ex art. 178 c.p.c. in ordine
alla ammissibilita' e rilevanza del mezzo di prova, puo' invece "su
istanza di parte o di ufficio, limitarsi a rimettere con l' ordinanza
le parti al Giudice Istruttore per gli adempimenti previsti dagli
artt. 189 e 190. Circa questa ipotesi processuale prevista dal
penultimo comma dell' art. 178 c.p.c., l' A. osserva che nulla dice
la giurisprdenza e che anche la dottrina non e' stata prodiga; non si
e' mancato, comunque di sottolineare come con l' ipotesi in questione
si sia cercato di superare l' intima contraddizione che travaglia il
sistema.
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