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Documento


150995
IDG830800305
83.08.00305 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Marchetti Maria Riccarda
Imputato alloglotta e diritto all' interprete
comunicazione al Convegno "Diritti dell' uomo e processo penale" organizzato dalla rivista "Giustizia e Costituzione" e dall' Associazione di studi giuridici e costituzionali "E. Alessandrini", Trieste-Grignano, 11-12 ottobre 1980
Giust. Cost., an. 13 (1982), fasc. 2-3, pag. 162-164
D8660; D8661; D6143
Lo scarto tra gli artt. 326-331 c.p.p. sulla nomina degli interpreti e l' art. 6 n. 3 lett. A della Convenzione Europea dei diritti dell' uomo e' spiegabile, a giudizio dell' A., con la diversita' dei presupposti giuridici. La Convenzione infatti si preoccupa di garantire in primo luogo i diritti fondamentali e quindi l' imputato; la normativa italiana intende invece privilegiare il corretto svolgimento del processo. Dopo aver evidenziato il principio della gratuita' dell' interprete a favore della parte che ne ha bisogno, affermato dalla Convenzione e ribadito dalla giurisprudenza della Commissione Europea dei diritti dell' uomo, l' A. ricorda che il progetto preliminare del nuovo codice di procedura penale (art. 119) si e' uniformato alla figura dell' interprete delineata dalla Convenzione e dal Patto internazionale sui diritti civili e politici.
art. 326 c.p.p. art. 327 c.p.p. art. 328 c.p.p. art. 329 c.p.p. art. 330 c.p.p. art. 331 c.p.p. art. 6 n. 3 lett. A Conv. Eur. Dir. Uomo patto internazionale ONU 1966 (diritti civili e politici)
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