| L' A. considera, richiamandosi a studi recenti e meno recenti, alcune
istituzioni di politica annonaria adottate nel tempo dai vari Paesi
europei con il fine precipuo di garantire, mediante la formazione di
scorte e l' istituzione di apposite magistrature, un certo livello di
rifornimenti e controllare il prezzo del pane. Istituzioni del genere
si ebbero a Ginevra nei secoli XVII e XVIII, dove la necessita' di
costituire scorte per garantire rifornimenti e stabilita' di mercato
era piu' sentita che altrove, dato il limitato retroterra agricolo, a
Firenze fra il XIV e il XVI secolo, a Londra e in Inghilterra nei
secoli XVI e XVII, tanto per citare luoghi di cui trattano gli studi
sopra ricordati. Da tali studi l' A. fa emergere alcuni problemi di
interpretazione dei fatti: la connessione tra carestie, rivolte
popolari e provvedimenti annonari; la connessione tra il fenomeno del
pauperismo tra fine Cinquecento e prima meta' dell' Ottocento, i
decrescenti rendimenti agricoli e il contemporaneo aumento della
popolazione. La necessita' di costituire scorte venne decadendo in
tempi piu' vicini a noi con lo sviluppo del commercio e l'
applicazione di nuove tecniche agricole prima in Inghilterra e poi
via via anche negli altri paesi.
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