| Il saggio prende in considerazione taluni ordinamenti europei
(Francia, Svizzera, Austria, Repubblica Federale Tedesca, Spagna) e
un ordinamento extraeuropeo, quello del Giappone, per l' indubbio
rilievo che il problema trattato - la liberta' radiotelevisiva e la
crisi del sistema di monopolio - rappresenta in esso. L' indagine
riguarda le disposizioni costituzionali e i momenti strutturali del
Servizio radiotelevisivo. Il primo dei temi trattati vede un
singolare risultato: che disposizioni costituzionali anche di
contenuto diverso mettono capo, spesso con ricorso ad argomenti assai
diversi, ad un risultato unitario: la legittimazione del monopolio,
spesso con evidenti forzature dei testi. Il secondo esamina i
meccanismi organizzativi ed istituzionali per assicurare la parvenza
di democrazia e pluralismo nei diversi servizi in regime di
monopolio, per compensare il sacrificio della liberta' di
espressione. Il modello e' quindi verso una sorta di concorrenza in
vitro, simile alle forme di cosi' detta "democrazia protetta".
Conclude il saggio una serie di considerazioni critiche sulla
giurisprudenza, con particolare riferimento a quella della Corte
Costituzionale italiana.
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