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| IDG830601278 | |
| 83.06.01278 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bessone Mario
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| La ratio legis dell' art. 2053 cod. civ. e i principi di
responsabilita' oggettiva per i danni causati da rovina di edificio
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| nota a Cass. 29 gennaio 1981 n. 693
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| Riv. dir. comm., an. 80 (1982), fasc. 1-4, pt. 2, pag. 47-54
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30716
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| La sentenza della Corte di Cassazione e' accolta con evidente favore
dall' annotatore, in essa si rinviene l' accoglimento del piu'
moderno orientamento dottrinale in tema di responsabilita' per i
danni causati da rovina di edificio. In particolare "rovina" nell'
accezione dell' art. 2053 c.c. e' da ritenersi una qualsiasi
disgregazione dell' edificio, anche quella concernente elementi
accessori dello stesso. Soggetto responsabile e' non solo il
proprietario ma anche l' usufruttuario e tutti i soggetti titolari di
un diritto reale di godimento dell' immobile. Tale responsabilita' e'
da ritenersi oggettiva e non gia', come spesso si sostiene in
dottrina e giurisprudenza, per colpa presunta, pertanto la prova
della osservata diligenza nella costruzione e nella manutenzione non
e' sufficiente a liberare dalla responsabilita' ex art. 2053 c.c.
essendo necessaria la prova del caso fortuito.
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| art. 2053 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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