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| IDG830601355 | |
| 83.06.01355 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gatti Serafino
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| Ancora sulla revocatoria fallimentare dei versamenti nel conto
corrente bancario con saldo debitore
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| nota a Cass. 18 ottobre 1982, n. 5413
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| Riv. dir. comm., an. 80 (1982), fasc. 9-12, pt. 2, pag. 377-392
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D313330; D3156
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| L' A. mette in risalto l' estrema contraddittorieta' che esiste in
giurisprudenza relativamente al problema della revocabilita' degli
accreditamenti fatti dal fallito (o da terzi) nel proprio conto
corrente bancario con saldo debitore. E' da ritenersi soddisfacente
la parte della sentenza che esclude la possibilita' di annoverare i
versamenti tra gli atti a titolo oneroso e che, come tali, sarebbero
soggetti a revoca. La banca funge esclusivamente da cassa per il
cliente: i soggetti passivi dell' azione revocatoria debbono essere i
destinatari effettivi dei pagamenticompiuti tramite la banca, non l'
azienda di credito. L' A invece non condivide la distinzione operata
dalla Suprema Corte fra conto corrente "scoperto" e conto corrente
"passivo". Egli ritiene si debba individuare l' oggetto della
revocatoria fallimentare, nei confronti della banca, nella differenza
tra la massima esposizione del conto corrente durante il periodo
sospetto e lo scoperto ancora esistente al momento della
dichiarazione di fallimento.
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| art. 67 l. fall.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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