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| IDG830601150 | |
| 83.06.01150 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Corbo Nicola
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| Prelazione ex art. L. n. 392 del 1978 e subastazione dei beni:
caratteri dell' istituto e limiti esterni alla operativita' del
privilegio
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| nota a Trib. Roma 10 luglio 1981
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| Giur. merito, an. 15 (1983), fasc. 3, pt. 1, pag. 651-659
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30640; D305701
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| La ipotesi di prelazione contemplata dall' art. 38 l. 392/1978 deve
essere inserita nella categoria generale della prelazione impropria,
la quale si distingue dalla propria, poiche' mentre quest' ultima e'
diretta alla tutela della proprieta' (conformemente alle origini
dell' istituto), quella e' volta alla tutela di interessi economici
diversi. Pertanto, nell' individuare l' ambito di applicazione dell'
art. 38 nelle fattispecie controvertibili, si deve tener presente
natura e qualita' dell' altro interesse con il quale venga a
collidere quello, tutelato dalla norma, di salvaguardia dell'
attivita' commerciale. Nell' ipotesi particolare di subastazione del
bene, la operativita' del privilegio sancito dall' art. 38 e'
preclusa dal danno scaturente, a carico dei creditori, dall'
inserimento sul tronco della procedura concorsuale, del meccanismo
della prelazione, con l' effetto di ritardare il realizzo e
pregiudicarne l' ammontare. Tale conclusione e' confermata dall'
analoga previsione recata dalla l. 590 del 1965 in tema di prelazione
agraria. Cio' specie quando la subastazione si inserisca in una
procedura atipica, come la liquidazione dell' eredita' giacente.
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| art. 38 l. 27 luglio 1978, n. 392
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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