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151861
IDG830200173
83.02.00173 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Natoli Claudio
Il socialismo italiano fra le due guerre: bilancio e prospettive di ricerca
Italia contemp., vol. 149, (1982), pag. 53-85
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
S717
Il saggio costituisce una sintesi della storia del socialismo italiano fra le due guerre. Analizza dapprima il tormentato periodo del primo dopoguerra con tutti i contrasti che nascono tra le varie correnti del partito, tra i leaders piu' prestigiosi, e le conseguenti ripetute scissioni. Dopo la crisi Matteotti e aventiniana, con l' affermazione della dittatura fascista, il socialismo e' costretto a vivere nell' emigrazione. In queste condizioni si registra una prevalenza del dibattito ideologico ed una minore capacita' di adattamento alla realta', con il rischio di cadere nell' astrattismo. In questo contesto l' A. esamina la svolta del 1934, la radicalizzazione in senso classista, il patto d' unita' d' azione con il PcdI, le piu' strette convergenze sul terreno del sostegno alla Spagna repubblicana, illustrando le posizioni sostenute dai piu' noti esponenti. Seguono nuove rotture con le crisi del fronte popolare in Francia, di Monaco, del patto tedesco-sovietico e dello scoppio della guerra, che provoca la rottura tra Nenni e Saragat. Si conclude cosi' la parabola storica del Psi nell' emigrazione si avvia, a partire dal 1941, una fase profondamente nuova.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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