| Premessi alcuni cenni sulla nozione di 'persona ficta' nell' eta' di
mezzo, l' A. passa a considerare il concetto di 'persona giuridica',
che comincia a profilarsi nel secolo XVII, quando la scienza del
diritto si erige a sistema sul modello delle scienze matematiche. In
Grozio il concetto e' ancora incerto, oscillante tra la nozione di
'subiectum commune', cioe' lo Stato inteso come corpo politico, e la
nozione di 'subiectum proprium', il sovrano. Per Hobbes lo Stato
rappresenta il processo del passaggio dallo 'stato naturale', in cui
ogni individuo e' persona, allo 'stato civile', il Leviatano,
'persona artificiale' in grado di esprimere la volonta' di tutti.
Anche Pufendorf fa sorgere lo Stato dal contratto sociale
identificandolo nella fusione delle volonta' dei singoli individui,
soggetti giuridici, 'personae morales simplices'. La 'societas
civilis', costituita dalle 'personae morales compositae' che agiscono
come una volonta' sola conferisce legittimita' al sovrano, ma non
permane essa stessa sovrana. La personalita' del 'popolo' non muore
pero' all' atto della stipulazione del contratto, vegeta, per cosi'
dire, allo stato latente, e risorge per legittimare un nuovo sovrano.
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