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| IDG830200199 | |
| 83.02.00199 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Mor Guido Carlo
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| Il funzionamento delle istituzioni ecclesiastiche rurali nella
regione alpina
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| intervento alla settimana di studio "Cristianizzazione ed
organizzazione ecclesiastica delle campagne nell' Alto Medioevo:
espansione e resistenze" organizzato dal Centro italiano di studi
sull' Alto Medioevo, Spoleto, 10-16 aprile 1980
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| , an. 28 (1982), fasc. 2, pag. 579-596
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D92310; S7363; S718
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| L' A. traccia un quadro indicativo dell' organizzazione plebanale nel
territorio alpino nell' Alto Medioevo. Sino al VII-VIII secolo, la
pieve sorge generalmente allo sbocco delle valli, luogo d' incontro e
scambio di prodotti tra i valligiani e sostituisce speso impianti
culturali precedenti, come dimostrano gli scavi archeologici. Dati
archeologici, termini toponomastici, titoli esaugurali antiariani di
molte chiese, leggende diffuse un po' ovunque nell' arco alpino,
dalla Valsesia al Friuli, costituiscono tutti documenti da
interpretare per cogliere gli aspetti dinamici della vita plebanale
in questa regione. Essi rivelano nel primo periodo longobardico un'
attivita' missionaria del clero plebano volta al ricupero dei
'pagani', cioe' dei longobardi ariani o idolatri. Dal IX secolo in
poi lo sviluppo plebanale diventa regolare, potenziato dalla politica
decisamente cattolica dei sovrani, e la pieve risale dallo sbocco
verso la media valle, adeguandosi allo sviluppo economico e
demografico della vallata.
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| Ist. storia del diritto - Univ. MI PV
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