| L' A., muovendo dalla sentenza n. 5 del 1980 della Corte
costituzionale, con la quale sono stati dichiarati incostituzionali i
criteri di determinazione dell' indennita' di esproprio, ex art. 14,
l. n. 10 del 1977, prende in esame il concetto di "serio ristoro",
elaborato dalla giurisprudenza costituzionale, e rileva come questo
non sia pienamente rispondente, non solo alla norma costituzionale
che prevede l' esporprio "salvo indennizzo" (art. 42, comma 3,
Cost.), ma anche alle disposizioni di cui agli artt. 23 (prestazioni
imposte), 53 (tributi), 97 (imparzialita') e 3 (eguaglianza).
Sottolinea, peraltro, come la Corte costituzionale, attraverso il
concetto di "serio ristoro" possa esercitare un sindacato che
travalichi i limiti della legittimita'. Il lavoro si conclude con un
esame del concetto di "valore del bene", posto a fondamento della
determinazione dell' indennita' di espropriazione, valutandone le
diverse componenti secondo la normativa costituzionale.
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