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| IDG830900390 | |
| 83.09.00390 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Seminara Sergio
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| Osservazione a Cass. sez. III pen. 30 giugno 1981
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| Foro it., an. 108 (1983), fasc. 9, pt. 2, pag. 370-373
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D539
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| Richiamando un' ampia rassegna di giurisprudenza e dottrina, l' A.
svolge una serie di osservazioni alla sentenza, che riguarda tre
problemi in materia di inquinamenti, l. 10 maggio 1976, n. 319: l'
infondatezza della questione di illegittimita' costituzionale degli
artt. 6, 9 e 15 della l. 319/1976, riguardo al momento del prelievo
dei campioni che, non prevedendo la presenza del titolare dello
scarico, violerebbero i diritti della difesa. La seconda questione
riguarda la possibilita' di utilizzare, in mancanza di successivi
controlli effettuati dagli organi tecnici abilitati, quale dato di
raffronto cui comparare l' eventuale aumento del tasso di
inquinamento, la domanda di autorizzazione o rinnovo presentata dal
titolare dello scarico. Infine, la questione relativa alle modalita'
di prelievo dei campioni per le analisi, questione risolta
riconoscendo all' autorita' amministrativa un' ampia discrezionalita'
nella selezione delle modalita' di prelievo.
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| art. 24 Cost.
art. 6 l. 10 maggio 1976, n. 319
art. 9 l. 10 maggio 1976, n. 319
art. 15 l. 10 maggio 1976, n. 319
art. 21 l. 10 maggio 1976, n. 319
art. 22 l. 10 maggio 1976, n. 319
art. 25 l. 10 maggio 1976, n. 319
l. 24 dicembre 1979, n. 650
l. 16 aprile 1973, n. 171
C. Cost. 28 luglio 1983, n. 248
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