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| IDG830900414 | |
| 83.09.00414 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Marvin Wolfgang E.
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| Orientamenti attuali nel campo della filosofia penale
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| conferenza tenuta alla Hebrew University, Gerusalemme, 19 giugno 1979
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| Rass. penit. crim., an. 2 (1980), fasc. 3-4, pag. 577-600
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| F4251; D683
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| L' attuale orientamento dominante rispetto al problema dei delitti e
delle pene si ispira al revival neo-classico, con particolare enfasi
sul concetto di "giusto castigo". La societa' non e' in grado ne' di
dissuadere ne' di riabilitare ne' di predire con esattezza la futura
pericolosita' o i futuri comportamenti violenti. La violenza
criminale passata e' il miglior modo di predire la violenza criminale
futura, ma questo puo' essere un metodo fallace per eccesso, o carico
di troppi esiti negativi. La giustizia poggia sull' equita' e sull'
annuncio anticipato di pene precise, oppure su quello che viene
chiamato giudizio presuntivo da parte degli organi legislativi.
Qualora vi sia un generico effetto dissuasivo o squalificante
riguardo ad individui specifici, questo e' un fattore aggiuntivo non
previsto e non il fine della pena. Il "giusto castigo" puo' anche
implicare giustizia per la vittima per mezzo della restituzione o
della compensazione, oltre al "giusto castigo" inflitto al
trasgressore. In breve, l' orientamento piu' comune sostenuto dalla
scienza e dell' etica e' la pena dell' equo castigo. La tazza vuota
della nostra ignoranza e' stata spesso colmata non solo da fatti e
conoscenze, ma anche da buone intenzioni. Ma se il nostro fine resta
il mantenimento dell' integrita' dell' equivalenza, dell' equita' e
della proporzionalita', allora la nostra salvezza risiede in sanzioni
penali basate unicamente sulla gravita' del delitto.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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