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| IDG830900442 | |
| 83.09.00442 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Antonini Elisabetta
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| Illegittimita' dell' affidamento e valutazione del periodo di prova
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| nota a Cass. sez. un. pen. 7 febbraio 1981
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 25 (1982), fasc. 4, pag. 1597-1614
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D644; D0402
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| L' atteso intervento della Cassazione a sezioni unite sul problema
degli effetti della revoca e dell' annullamento dell' affidamento in
prova al servizio sociale si e' rivelato solo in parte risolutore.
Nell' esaminare la decisione della Suprema Corte, dopo aver condiviso
le critiche mosse ai sostenitori della fungibilita' piu' o meno
incondizionata tra periodo di prova e detenzione, si riscontra valida
la conclusione che il periodo trascorso in affidamento in prova non
puo' essere considerato come espiazione di pena nell' ipotesi di
revoca. Si esprimono invece riserve sull' affermazione che l' art. 47
l. 354/1975 imporrebbe anche nell' ipotesi di annullamento lo stesso
risultato, sollevando peraltro dubbi sulla sua rispondenza ai
principi costituzionali. Appare infatti possibile un' interpretazione
estensiva della norma che consenta di distinguere, quanto agli
effetti, le due cosi' diverse ipotesi della revoca e dell'
annullamento. Rilevato che si tratta di un' interpretazione
rispondente alla ratio dell' affidamento in prova, si ritiene
preferibile che la Corte Costituzionale si orienti verso un sentenza
interpretativa di rigetto piuttosto che verso una pronuncia di
illegittimita' costituzionale. Sottolineata l' improduttivita' di
effetti immediati di una sentenza di accoglimento, si esprimono
oltretutto dubbi sulla fondatezza della questione di illegittimita'
costituzionale in riferimento all' art. 27 Cost., mentre si
condividono comunque i sospetti di una violazione degli artt. 3 e 13
Cost..
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| art. 3 Cost.
art. 13 Cost.
art. 27 Cost.
art. 47 l. 26 luglio 1975, n. 354
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