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Documento


152160
IDG830900452
83.09.00452 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Alessi Giorgia
Storiografia e percezione della violenza
Guido Ruggiero, Patrizi e malfattori. La violenza a Venezia nel primo Rinascimento, Bologna, Il Mulino, 1982, pp. 383
Delitti e pene, an. 1 (1983), fasc. 2, pag. 423-428
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
S77; D683
L' A. condivide il tentativo di Guido Ruggiero di fare un uso storiografico degli atti della giustizia penale per chiarire "il mondo sociale della violenza" e la "percezione della violenza" in un periodo storico cronologicamente limitato, cioe' 1290-1406. L' A. inizia riferendosi alle ambiguita' interpretative derivanti da un uso generico del termine "violenza", che conduce Ruggiero ad affermare una specie di "schizzofrenia" nel comportamento della classe patrizia, fra la coerenza con il sistema dell' ordine e la propensione ad affidarsi alla violenza quando il sistema non funzionava a suo favore. Cio' puo' essere sostenuto sebbene quell' "ordine" patrizio non fosse meno violento degli atti criminali dei patrizi. Ma e' il riconoscimento della metodologia usata nella ricerca che mette in grado di leggere criticamente il libro. L' A. sostiene che gli atti di giustizia penale sono piu' attendibili, come indicatori dell' atteggiamento degli apparati del rapporto politica-giustizia, che non del grado di violenza presente in una societa' o della geografia sociale del crimine. La sua conclusione non e' che l' uso di metodi quantitativi o statistici sia inadeguato, ma che e' necessario cercare all' interno dell' ipotesi della violenza criminale referenti specifici di interpretazione per ciascun tipo di reato.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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