Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


152165
IDG830900457
83.09.00457 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bandini Tullio, Gatti Umberto
Evoluzione e crisi del sistema della giustizia minorile. Una difficile scelta tra punizione ed educazione
relazione al seminario su "Pena, risocializzazione e controllo nel sistema della giustizia minorile", Genova, 25 febbraio 1983
Delitti e pene, an. 1 (1983), fasc. 2, pag. 341-355
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D67; D672; D673
Il sistema della giustizia minorile si e' molto evoluto dal momento della sua nascita fino ai giorni nostri sia in relazione alla approvazione di nuove leggi, sia per l' operativita' dei giudici minorili. In particolare, l' attivita' dei giudici minorili si e' progressivamente spostata dalla competenza penale a quella rieducativa e poi ancora a quella civile, ed e' stata sempre piu' condizionata dall' esistenza di strutture e di servizi non direttamente collegati con il Tribunale minorile. Dopo l' approvazione del d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616, si e' sviluppata una particolare dialettica fra i Tribunali minorili che usano misure rieducative ed anche autoritarie e le autorita' locali che preferiscono misure liberamente accettate dai giovani, che non sono specificamente rieducative e che puntano piu' sulla comunita' che sull' individuo. Data questa situazione, gli AA. ritengono che sarebbe utile una netta separazione fra le misure penali applicate dal Tribunale minorile e le misure educative e di assistenza offerte dai servizi sociali degli Enti locali. In vista di questo obiettivo, gli AA. considerano indispensabile l' abolizione delle misure amministrative insieme con un' ampia decriminalizzazione e depenalizzazione. Una riforma che abolisse il settore rieducativo potrebbe condurre ad un nuovo equilibrio repressivo nel sistema.
d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



Ritorna al menu della banca dati