| L' articolo prende in considerazione la posizione della vittima nel
sistema penale germanico. Nei processi penali, come pure nella legge
penale, alla vittima e' assegnato un ruolo piuttosto subordinato. L'
A. pensa che la principale ragione di cio' sia da ricercare nello
sviluppo storico del sistema penale, che ha portato all' attuale
"Stato monopolio" del processo penale. Questo sviluppo si accentua
grandemente soddisfacendo l' interesse del pubblico, assicurando la
pace e garantendo i diritti come unico scopo di questo sistema.
Perdere di vista l' interesse della vittima per assicurare la pace e
garantire i diritti e' il solo scopo di questo sistema; questo era
tollerabile da parte del sistema penale liberale classico, che aveva
una funzione essenzialmenteretributiva perche' al diritto era
assegnata soltanto una funzione subordinata nella selezione dei
problemi sociali. Questo non e' piu' il caso di oggigiorno.
Intendendo il reato come una interazione sociale, la socializzazione
e la reintegrazione del colpevole, come scopo dichiarato della
punizione, chiede dal sistema del diritto penale una soluzione
immediata per quei problemi sociali evidenziati dal crimine. Le
leggi, tuttavia, provocano esattamente il contrario; esse isolano il
reo, lo spingono fuori dalla societa', ostacolano la socializzazione
fra il reo e la vittima e trascurano l' interesse della vittima.
Percio' le leggi penali richiedono riforme tali da rafforzare la
posizione della vittima, come pure altre procedure. L' A. accerta che
nell' area dei reati minori, le possibilita' di un diritto civile di
proteggere gli interessi della vittima stanno migliorando, mentre
nell' area dei reati piu' gravi, lo Stato potrebbe adempiere meglio
al compito di rappresentare e perseguire gli interessi della vittima.
Tuttavia, severe restrizioni sono state stabilite sulla base del
postulato dell' esigenza di procedure costituzionali a garanzia del
diritto.
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