Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


152168
IDG830900460
83.09.00460 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Krauss Detlef
La vittima del reato nel processo penale
Delitti e pene, an. 1 (1983), fasc. 2, pag. 283-298
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D95124; D95126; D60320; D59; D68
L' articolo prende in considerazione la posizione della vittima nel sistema penale germanico. Nei processi penali, come pure nella legge penale, alla vittima e' assegnato un ruolo piuttosto subordinato. L' A. pensa che la principale ragione di cio' sia da ricercare nello sviluppo storico del sistema penale, che ha portato all' attuale "Stato monopolio" del processo penale. Questo sviluppo si accentua grandemente soddisfacendo l' interesse del pubblico, assicurando la pace e garantendo i diritti come unico scopo di questo sistema. Perdere di vista l' interesse della vittima per assicurare la pace e garantire i diritti e' il solo scopo di questo sistema; questo era tollerabile da parte del sistema penale liberale classico, che aveva una funzione essenzialmenteretributiva perche' al diritto era assegnata soltanto una funzione subordinata nella selezione dei problemi sociali. Questo non e' piu' il caso di oggigiorno. Intendendo il reato come una interazione sociale, la socializzazione e la reintegrazione del colpevole, come scopo dichiarato della punizione, chiede dal sistema del diritto penale una soluzione immediata per quei problemi sociali evidenziati dal crimine. Le leggi, tuttavia, provocano esattamente il contrario; esse isolano il reo, lo spingono fuori dalla societa', ostacolano la socializzazione fra il reo e la vittima e trascurano l' interesse della vittima. Percio' le leggi penali richiedono riforme tali da rafforzare la posizione della vittima, come pure altre procedure. L' A. accerta che nell' area dei reati minori, le possibilita' di un diritto civile di proteggere gli interessi della vittima stanno migliorando, mentre nell' area dei reati piu' gravi, lo Stato potrebbe adempiere meglio al compito di rappresentare e perseguire gli interessi della vittima. Tuttavia, severe restrizioni sono state stabilite sulla base del postulato dell' esigenza di procedure costituzionali a garanzia del diritto.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



Ritorna al menu della banca dati