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| IDG831100101 | |
| 83.11.00101 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Tanzi Attilia
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| La legislazione sugli indennizzi per danni arrecati a cittadini
italiani all' estero
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| Riv. dir. intern., an. 66 (1983), fasc. 1, pag. 102-119
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D86532; D86533
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| L' articolo analizza le leggi italiane per la riparazione dei danni
subiti dai cittadini italiani all' estero in conseguenza di misure
espropriative adottate dalle autorita' locali. In esso si rileva che,
pur trattandosi di una legislazione interna, il modo con il quale il
legislatore delinea i presupposti per attribuire gli indennizzi e la
misura degli stessi offrono elementi per desumere l' atteggiamento
italiano in tema di norme internazionali relative all' espropriazione
(o alla nazionalizzazione) di situazioni giuridico-patrimoniali
straniere. Circa la normativa in materia precedente la l. 2 gennaio
1980, n. 16, lo studio denota un' incertezza fondamentale sulla
finalita' che essa vorrebbe perseguire: ora, la distribuzione di una
cifra ottenuta in base ad una accordo con lo Stato espropriante, ora,
il versamento dell' indennizzo tutto a carico della collettivita'.
Viene poi analizzata la legge del 1980 di cui e' sottolineata l'
univocita' del criterio di indennizzo, indipendente dalla conclusione
di accordi internazionali. E' altresi' evidenziato il merito di tale
disposizione di uniformare una legislazione precedente la quale,
essendo frammentaria, rischiava di essere discriminatoria. L'
individuazione dei destinatari delle disposizioni in esame e'
confrontata con le dibattute norme internazionali che desigenerebbero
le persone fisiche o giuridiche per le quali gli Stati sarebbero
autorizzati ad esercitare la protezione diplomatica. Nelle sue
conclusioni il lavoro desume la convinzione giuridica dello Stato
italiano di intendere la corresponsione di indennizzo "ragionevole"
come oggetto di un obbligo internazionale in relazione a misure
espropriative straniere. E' in ultimo prospettata l' ipotesi che la
legislazione esaminata possa costituire oggetto di "opposizione" in
sede internazionale.
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| l. 26 gennaio 1980, n. 16
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| Ist. dir. internazionale - Univ. FI
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