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152225
IDG840200040
84.02.00040 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Barone Giuseppe
Politica economica e istituzioni. Il ministero dei lavori pubblici. 1922-1924
Italia contemp., (1983), fasc. 151-152, pag. 5-40
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo; a fine articolo o capitolo)
S7411; D14043
A proposito della politica economica e delle strutture burocratiche dello Stato italiano fra il 1922 e il 1925, l' A. rileva il contrasto insorto tra il Ministro dei Lavori Pubblici, Carnazza, ed il Ministro delle Finanze e Tesoro, De Stefani: il primo, fautore di programmi, ispirati da tecnocrati riformisti, favorevoli ad un largo intervento dello Stato, specialmente nel Meridione, ed autore di una riforma aderente a questo indirizzo, decretata il 31 dicembre 1922; l' altro, sostenitore della linea caldeggiata dai liberisti, i quali riuscirono alla fine ad imporre una "controriforma", nel novembre 1924, che fece naufragare l' ambizioso disegno della tecnocrazia riformista e la svolta meridionalistica della politica economica. Per sollevare il bilancio dello Stato da pesanti oneri necessari per il rinnovamento e l' ampliamento degli impianti, fu privatizzato il servizio telefonico; non fu attuato invece il progetto di cedere a privati linee secondarie e regionali delle ferrovie, per l' opposizione di Farinacci e dei sindacati dei ferrovieri da lui capeggiati.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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