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| IDG830100053 | |
| 83.01.00053 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Scalini Bruno
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| I ministri di culto e le leggi elettorali
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| Arch. giur., vol. 203, (1983), fasc. 1-3, pag. 129-144
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D9431; D02101; D548; D04016
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| L' A. distingue nettamente tra la liberta' di propaganda religiosa
(in senso lato, cioe' diretta a garantire tutti i valori della fede)
tutelata agli artt. 19-20 della Costituzione e agli artt. 1-2 del
Concordato, e percio' non limitabile, e l' abuso di tale liberta'. A
suo parere, ex art. 98 Testo Unico 30 marzo 1957 n. 361, perche'
possa configurarsi l' ipotesi del reato in capo al ministro di culto
intervenuto pubblicamente in periodo elettorale, occorrono due
elementi: il vincolo dell' elettore e l' abuso dell' esercizio delle
funzioni da parte del ministro di culto. Percio' le ipotesi previste
all' art. 98 citato possono determinare una punibilita' del ministro
di culto solo qualora egli costringa gli elettori a firmare
presentazioni di candidatura o li induca all' astensione, non quando
si limiti a dare indicazioni in tal senso. La punibilita' sussiste
invece nel caso in cui egli si adoperi per vincolare i suffragi degli
elettori a favore o in danno di determinate liste o candidati,
trattandosi di un' azione specifica che esula dalle sue funzioni.
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| art. 98 d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361
art. 79 d.p.r. 5 aprile 1951, n. 203
art. 19 Cost.
art. 20 Cost.
art. 1 Conc.
art. 2 conc.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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