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Documento


152429
IDG830100054
83.01.00054 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Noerr Dieter
I giuristi romani: tradizionalismo o progresso? Riflessioni su un problema inesattamente impostato
BIDR, s. 3, vol. 23, (1981), pag. 9-33
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
S1533
L' A. parte dall' esame di due testi classici (Gell. 13,12 e Pomponio D. 1, 2, 2, 47) che forniscono due contrapposte qualificazioni di Labeone come giurista conservatore o progressista, per rilevare come le due categorie concettuali del "tradizionalismo" e del progressismo rappresentino pregiudizi ottoventeschi che ancora condizionano la moderna scienza del diritto ma che con difficolta' si applicano alla giurisprudenza romana. Infatti i giuristi, considerando la propria scienza come un' ars, credono senza dubbio al suo progresso e lavorano in tal senso, ma tale progresso deve per loro sempre partire da un richiamo ad un passato riconosciuto oggettivamente come migliore.
D. 1.2.2.7. Gell. 13.12
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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