| Il saggio e' dedicato alle "Riflessioni politiche" di G. Filangieri.
Queste, a loro volta, costituiscono un commento ai dispacci del
ministro napoletano B. Tanucci, che, riformando l' amministrazione
della giustizia, stabilivano l' obbligo di motivazione delle sentenze
e parimenti quello di fondare le decisioni delle controversie
unicamente sulle leggi e non anche sull' autorita' dei "dottori". La
pubblicita' delle motivazioni nelle sentenze incontra senz' altro l'
adesione del Filangieri, il quale riconosce il ruolo garantistico
inerente a questa riforma, lo strumento di controllo democratico
dell' attivita' giudiziaria che il principio comporta. Anche l'
obbligo del giudice di giudicare unicamente sul fondamento delle
leggi trova consenziente il Filangieri, coerente, a questo riguardo,
con la concezione illuministica della certezza del diritto, della
subordinazione del giudice alla legge, del primato del potere
legislativo e della subordinazione ad esso del potere giudiziario.
| |