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| IDG840200086 | |
| 84.02.00086 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Coppini Romano Paolo
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| L' aristocrazia fondiario-finanziaria nella Toscana dell' Ottocento.
Note per una ricerca
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| Boll. st. pisano, an. 52 (1983), pag. 43-90
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo; a fine
articolo o capitolo)
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| S7343; S7351; S716; S76234
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| Il saggio offre numerosi spunti intorno alle vicende finanziarie
della Toscana ottocentesca, preunitaria e postunitaria, delle quali
evidenzia mutamenti ed evoluzioni che coinvolgono proprieta'
fondiarie e patrimoni di tante illustri famiglie, mentre anche
cambiano e si evolvono governi ed istituzioni. Nel periodo
napoleonico emergono affaristi e banchieri sulle piazze di Firenze e
Livorno, e nuovi proprietari terrieri si affiancano all' aristocrazia
in decadenza. Con la Reustarazione e fin verso gli anni '50 molte
famiglie scoprono impieghi di capitale piu' remunerativi di quelli
operanti nelle campagne, e questa tendenza si consolida dopo l'
unita': settori privilegiati di intervento dei ceti
politico-commercial-finanziari sono quelli edilizio e dei lavori
pubblici, dei prestiti governativi, delle ferrovie, particolarmente
al tempo di Firenze capitale. In seguito si afferma anche la tendenza
a privilegiare l' industria mineraria e siderurgica, e il settore
delle assicurazioni. Si tratta di gruppi finanziari potenti e ben
organizzati che hanno anche un peso determinante sulle scelte
politiche ed economiche del governo.
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| Ist. storia del diritto - Univ. MI PV
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