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152645
IDG840300036
84.03.00036 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Vanzan Piersandro
Lutero tra contrapposizione e mediazione
Civ. catt., vol. 4, an. 134 (1983), fasc. 3201 (5 novembre), pag. 220-238
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D92942
Le celebrazioni per il V centenario della nascita del riformatore (10 novembre 1483) sono state quasi inflattive, specie in Germania, cosi' da far sorgere la domanda se questo Lutero, conteso tra Kohl e il socialismo reale, sia quello vero e storicamente fondato, oppure una contraffazione piu' o meno idologica. Ricordate le difficolta', d' ordine sia psicologico sia ermeneutico, che s' incontrano nell' approccio al "vero" Riformatore - il cui genio non puo' essere "ridotto" entro le varie interpretazioni sociopolitiche, psicanalitiche, teologiche estreme -, l' articolo si sofferma su di un punto quanto mai attuale, ma poco approfondito, del pensiero luterano: quello che nega la possibilita' d' una qualsiasi mediazione tra natura e grazia, uomo e Dio, ecc.. L' analisi del nullum habeo medium rivela infatti che, con tale dottrina, Lutero intendeva salvare la fede cristiana dal rischio d' una presenza clericale totalizzante, che identificava cioe' Chiesa e mondo, la figura col Regno. L' articolo conclude mostrando che, al di la' delle buone intenzioni, ogni "abbreviazione" (papista o luterana), per quanto suggestiva e in qualche momento storico anche provvidenziale, non corrisponde alla grande e faticosa mediazione tra il gia' e il non ancora raccontata dell' Antico e dal Nuovo Testamento.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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