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Documento


152662
IDG840300075
84.03.00075 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pavan Pietro
L' Enciclica "Parem in terris"
Studi soc., an. 23 (1983), fasc. 5, pag. 3-30
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D92780; D92781
A venti anni dalla pubblicazione, l' A. esamina il significato e la risonanza che ha avuto l' Enciclica "Pacem in terris". Rievocata la contingenza storica nella quale usci' l' Enciclica, l' A. ritiene che il motivo profondo della risonanza da essa assunta stia nel fatto che il Documento pontificio offre "un' alternativa, universalmente intravista e valutata come valida", prospetta, cioe', una "pace conforme alla ragione, illuminata dalla fede e dalla stessa ragione reclamata, una pace in piena armonia con la profonda aspirazione degli esseri umani, uomini e donne, di tutti i tempi". Questi Enciclica ha avuto, sostiene l' A., l' effetto come di una liberazione da un incubo minacciosamente incombente. Dal Documento emerge chiaramente che la guerra "non" e' inevitabile, ne' la pace "soltanto" un dono: guerra e pace sono prodotti di un operare umano, di un operare di cui gli esseri umani sono responsabili. La guerra, inoltre, non e' fatale, ma puo' essere evitata purche' ci si impegni seriamente per evitarla. La pace autentica puo' essere costruita purche' ci si impegni seriamente a costruirla. Vengono illustrati i contenuti delle cinque parti di cui si compone l' Enciclica e si sostiene l' attualita' di essa nel presente momento storico. Essa rappresenta, inoltre, il punto di inizio di un "nuovo" corso nel rapporto fra Chiesa e Mondo, che ha visto e vede costantemente accentuarsi il contributo della Chiesa nell' attuazione della pace. Vengono illustrati i molteplici aspetti di questo contributo.
Enciclica Giovanni XXIII "Pacem in terris" 11 aprile 1963
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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