| Il nuovo Codex Iuris Canonici introduce, col can. 1098, il dolo come
nuovo vizio di nullita' del consenso matrimoniale. Ripercorso
brevemente l' iter di questa norma fin dalla proposta, l' A fornisce
alcune precisazioni di carattere generale su questa figura di vizio
del consenso al fine anche di coglierne le differenze col vizio dell'
errore, con il quale il dolo presenta stretti punti di contatto, e al
fine di chiarire i motivi per cui il legislatore canonico ha scelto
la via dell' introduzione di questo nuovo vizio del consenso
piuttosto che ampliare la figura dell' errore. L' A. procede, quindi,
ad un' analisi interpretativa del can. 1098 per quanto riguarda il
concetto di dolo, il soggetto autore del dolo, il comportamento della
vittima del dolo, l' incidenza del dolo sul consenso, la qualita' su
cui verte l' inganno, cioe' l' attitudine a pregiudicare il
"consortium vitae coniugalis", ossia la sostanza piu' vera del
matrimonio cristiano. Conclusivamente l' A. pone in rilievo il
delicato compito che sono chiamati ad assolvere i giudici per dare
applicazione a questo nuovo capo di nullita'. L' ampio margine di
apprezzamento e di valutazione lasciato dal legislatore canonico
impone di contemperare la rigorosa applicazione dei principi che
reggono il sacramento del matrimonio con la "caritas" e la
misericordia evangelica.
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