| Secondo l' A., passati gli entusiasmo della prima ora ma svanite
anche le paure immotivate di pericoli inesistenti, l' esperienza
regionale presenta, dopo tredici anni, luci e ombre. Le critiche al
funzionamento delle Regioni risultano fondate: come quelle sulla loro
insufficiente produttivita' e sulla incapacita' di fornire tempestive
e risolutive risposte nei settori di competenza. Il fatto e', afferma
l' A., che le motivazioni originarie del regionalismo appaiono sempre
meno attuali, sicche' legarsi ad esse serve solo a far invecchiare
prima del tempo l' esperienza regionale rendendola meno utile al
funzionamento delle istituzioni. Occorre, invece, sforzarsi di
immaginare un processo evolutivo di questa esperienza non pensandolo
pero' in contrapposizione con lo Stato. Prevedere, per esempio, oggi
in Italia, una forma di "regionalismo cooperativo", fondato cioe'
sulla collaborazione sistematica fra Stato e Regioni, puo', secondo
l' A., risulta forse piu' utile ai fini di un corretto sviluppo del
sistema costituzionale.
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