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152708
IDG840400109
84.04.00109 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cotta Gabriella
Dopo Helsinki. Considerazioni sui diritti dell' uomo
Iustitia, an. 35 (1982), fasc. 2, pag. 172-185
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D866; F4201
Viene affrontato il tema della tutela dei diritti dell' uomo, attraverso l' esame dei lavori e dell' Atto Finale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione Europea, apertasi ad Helsinki nel 1973 e conclusasi in quella capitale nel 1975. In questo lavoro l' A. esamina il problema del sostanziale fallimento del tentativo, rappresentato dalla Conferenza di Helsinki, di applicazione di principi di tutela dei diritti dell' uomo. Attraverso l' analisi delle posizioni del blocco delle nazioni occidentali e di quelle del blocco orientale di fronte alla questione, analisi condotta sull' esame critico dei presupposti teorici sottesi alle posizioni assunte concretamente, l' A. sostiene che il fallimento degli accordi di Helsinki e' da ricorrere nel fatto che la protezione dei diritti dell' uomo in Occidente e' garantita sia dal diritto interno che internazionale, come elemento necessario ed indispensabile della sopravvivenza degli Stati stessi, e alla pacifica convivenza internazionale; mentre, al contrario, nell' area socialista la protezione dei diritti dell' uomo e' presa in considerazione solo ed in quanto giova e si inserisce nello sviluppo storico dei paesi stessi, ovvero se coincide con l' interesse politico contingente. Il fallimento e' conseguente anche al fatto che mentre in Occidente si tende ad ua sempre maggiore e piu' perfezionata universalizzazione dei diritti dell' uomo, intesi come momento possibile e permanente di incontro sovranazionale, secondo l' impostazione dell' area socialista si tende, invece, alla massima regionalizzazione possibile dei medesimi diritti fino a farli coincidere addirittura con l' interesse politico del singolo Stato. E' quindi difficile, conclude l' A., sia concordare con quanto sostenuto da Jacques Maritain nel 1948 circa la possibilita' di un accordo "pratico" in mancanza di quello teorico su "principi d' azione fondamentali implicitamente riconosciuti", sia con quanto detto da Norberto Bobbio circa un presunto "consensus omnium gentium" su un determinato sistema di valori.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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