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152711
IDG840400112
84.04.00112 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cuocolo Fausto
Rapporti fra Parlamento e Governo
Iustitia, an. 36 (1983), fasc. 2, pag. 96-113
D021151; D0213
Viene affrontato il problema dei rapporti Parlamento-Governo, nel contesto del tema della "governabilita'". Questi raporti, fondati su un sistema parlamentare razionalizzato e sull' art. 94 della Costituzione, sembrava dovessero garantire una stabilita' accettabile del Governo. Altri elementi, pero', sono intervenuti in questo schema, influendo sui rapporti Parlamento-Governo: la crescita della posizione dei partiti e la loro frammentazione; talune regole convenzionali come la "conventio ad excludendum" eni confronti del PCI e la convenzione dell' "arco costituzionale"; l' affermazione del sindacato come soggetto di contrattazione politico-legislativa. Per cui, la "governabilita'", intesa come efficienza, piuttosto che come stabilita', ne ha risentito, essendo venuto a mancare quello stretto rapporto di continuita' tra Governo e Parlamento, o meglio, tra Governo e maggioranza parlamentare, per la realizzazione del programma per il quale il Governo aveva ottenuto la fiducia. Occorre dare al rapporto Parlamento-Governo, al fine di una concreta "governabilita'", garanzie certe su due momenti: la liberta' della pluralita' degli indirizzi; la capacita' di attuare l' indirizzo politico maggioritario.
art. 94 Cost.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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