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152759
IDG840600257
84.06.00257 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Spada Fulvio
Il lavoro a domicilio nella giurisprudenza
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 36 (1982), fasc. 1, pag. 302-327
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D721
L' A. compie una diffusa analisi della giurisprudenza successiva alla l. 18 dicembre 1973 n. 877, non mancando di rilevare gli elementi di continuita' ed evoluzione rispetto agli orientamenti emersi negli anni precedenti con la disciplina della l. 13 marzo 1958 n. 264. In modo particolare -tenendo presente i rilevanti contributi della dottrina- si esaminano i caratteri propri della subordinazione nel lavoro a domicilio, la disciplina del collocamento, l' applicabilita' del combinatodisposto degli artt. 33-38 l. 20 maggio 1970 n. 300, la "giornata lavorativa" nella determinazione dell' ammenda per la violazione della disciplina sull' avviamento al lavoro, l' intermediazione e l' individuazione dei presupposti perche' l' intermediario-interposto venga considerato "a tutti gli effetti alle dipendenze del datore di lavoro", l' applicabilita' della disciplina sui licenziamenti, la computabilita' dei lavoratori a domicilio nell' "organico d' impresa". Si pone infine in rilievo come la giurisprudenza riconosca al lavoratore a domicilio uno status normativo tendenzialmente simile al rapporto di lavoro "interno", tuttavia la sua esiguita', cosi' come l' inefficacia degli strumenti pubblici di tutela rivelano una nuova dicotomia tra il dato normativo e la realta' sociale.
l. 13 marzo 1958, n. 264 l. 18 dicembre 1973, n. 877
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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