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152762
IDG840600260
84.06.00260 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Mengozzi Paolo
Diritto internazionale, ordinamento italiano e violazioni gravi dei diritti dell' uomo di tipo terroristico
relazione al XXXI Convegno Nazionale di studio dell' unione giuristi cattolici italiani, Roma, 6-8 dicembre 1980
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 36 (1982), fasc. 1, pag. 111-151
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D866; D8672
Lo studio parte dalla considerazione che attivita' terroristiche quali quelle occorse in occasione delle Olimpiadi di Monaco, delle numerose stragi operate dalle brigate rosse e del massacro della stazione ferroviaria di Bologna concretano dei fenomeni in relazione ai quali non puo' non operare il principio di diritto internazionale generale, scaturito dagl art. 55-56 della Carta della N.U., che sancisce un dovere di tutti gli Stati di collaborare attivamente tra loro per garantire che siano evitate violazioni gravi e violante dei diritti dell' uomo. Rilevato che detto principio puo' non trovare applicazione quando si sia in presenza di manifestazioni del diritto di resistenza o di autodeterminazione dei popoli non realizzabili in altre forme e che il suo rispetto piu' pieno puo' conoscere delle deroghe rapportate al basso livello di sviluppo economico, sociale e politico di alcuni Stati, l' autore evidenzia gli elementi di carattere istituzionale e sostanziale che escludono una tale possibilita' attualmente si dia nell' ambito dei rapporti tra gli Stati membri del Consiglio d' Europa e che pertanto hanno portato all' elaborazione, in detto ambito, di una Convenzione quale quella adottata a Strasburgo in materia di terrorismo il 27 gennaio 1977. Nella seconda parte lo studio analizza innanzitutto le conseguenze che derivano dalle due precedenti serie di rilievi in ordine ad una connotazione della convenzione di Strasburgo come atto giuridico a) trasformante in norme a contenuto sufficientemente determinato la regola groziana "aut dedere aut iudicare" e b) dante luogo per gli Stati contraenti a situazioni giuridiche internazionali differenziate in ragione della tipicita' e della gravita' delle diverse fattispecie contemplate; esamina poi le conseguenze desumibili dagli stessi rilievi in ordine c) alla soluzione dei problemi che si pongono in relazione ad una prospettiva di adattamento alla stessa convenzione dell' ordinamento italiano nonche' d) alla necessita' che gli sforzi sin qui compiuti a livello del Consiglio d' Europa siano seguiti -soprattutto in ambito comunitario- da altri volgenti ad assicurare che i risultati ragiunti siano inquadrati in uno sviluppo di cooperazione atto a mantenere la garanzia del rispetto dei diritti dell' uomo strettamente ancorata alla loro promozione anche sul piano economico e sociale.
art. 10 Cost. art. 26 Cost.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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