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152780
IDG840600278
84.06.00278 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lenti Leonardo
Separazione coniugale e mutamento del titolo
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 36 (1982), fasc. 2, pag. 360-408
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30127
La giurisprudenza di Cassazione, nonostante la riforma del diritto di famiglia del 1975, ritiene tutt' oggi ammissibile il mutamento del titolo della separazione. Tale interpretazione non e' condivisibile. La categoria del mutamento del titolo ha origine nella giurisprudenza del tardo Ottocento, in una situazione in cui il divorzio e' vietato e la separazione lascia sopravvivere i doveri matrimoniali, e risponde ad una serie di esigenze la cui principale consiste nell' irrogare una sanzione per i comportamenti tenuti successivamente alla separazione da parte di un coniuge (in particolare dalla moglie) lesivi dell' "onorabilita'" e del "buon nome" dell' altro (in particolare del marito). La categoria del mutamento di titolo non puo', invece trovare accoglienza con l' attuale normativa, per un' ampia serie di motivi. I principali consistono nella concezione della famiglia che pervade la legge di riforma; nel fatto che la nuova separazione, abolita la rilevanza della colpa quanto alla causa, e' rimedio ad una convivenza intollerabile, non piu' sanzione come la vecchia separazione per colpa; nel fatto che vi sono varie indicazioni che concordano nell' escludere che sopravvivano alla separazione altri doveri coniugali oltre a quelli menzionati espressamente.
l. 19 maggio 1975, n. 151
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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