| Dopo una sommaria ricognizione, in fatto, delle caratteristiche del
nostro ordinamento e, in esso, del concreto operare dei giudici, l'
A. ritiene dover procedere ad un giudizio critico sui dati raccolti,
in base alle regole positive, onde verificare se nel nostro
ordinamento c' e' un paradigma, normativo e pratico, di attivita'
interpretativa, per cosi' dire evoluta, cioe' al passo con la storia,
e, se c' e', ragguagliarne modi e termini a tutta la giurisprudenza
pratica, con ovvi riflessi su tutti gli "interpreti".
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