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| IDG791300980 | |
| 79.13.00980 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| chiavario mario
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| dopo gli sviluppi dell' inchiesta sul terrorismo. diritto d'
informazione e segreto istruttorio
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| Popolo, an. 36 (1979), fasc. 96 (28 aprile), pag. 3
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| d6043
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| l' a. osserva che spesso e' davvero alto il pedaggio pagato a certe
deformazioni nel praticare la concorrenza giornalistica. un ruolo
pesante, tuttavia, viene svolto dalla frammentazione delle
responsabilita' di "gestione" del segreto istruttorio, cosi' come
dalla convinzione di certi settori di magistratura e polizia di
essere i "padroni" del segreto. l' a. scrive che bisogna assicurare
un modo piu' equilibrato di "gestione" del segreto istruttorio. i
limiti di durata del segreto, e la possibilita' di un tempestivo
controllo sull' operato di chi lo "gestisce" assumono un' importanza
particolare quando le esigenze di segretezza sembrano scontrarsi con
i diritti di liberta' e di difesa dell' imputato. l' a. aggiunge che
si potrebbe consacrare anche legislativamente il principio che l'
intensita' del segreto non puo' essere la stessa nelle primissime
fasi di indagine e in quelle successive. a questo principio si ispira
il progetto del nuovo codice di procedura penale. una simile
soluzione potrebbe conciliare le istanze di garanzia e l' istanza di
far fronte a manovre volte a frustrare ulteriori operazioni
cautelative.
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| art. 37 c.p.p.
art. 264 c.p.p.
art. 367 c.p.p.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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