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Documento


152821
IDG840600319
84.06.00319 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gabrielli Giovanni
Considerazioni sul risarcimento del danno a "non residenti"
relazione al Convegno su "Circolazione in Italia di veicolo straniero e risarcimento del danno" per iniziativa dell' Automobil Club, Udine, 1-2 ottobre 1982
Riv. dir. civ., an. 29 (1983), fasc. 1, pt. 2, pag. 133-142
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30717
Lo scritto muove dalla constatazione che spesso il danno, risentito dalla vittima di un illecito, deve misurarsi, al fine della liquidazione in danaro, in una moneta che non ha corso legale ne' per l' ordinamento cui appartiene l' organo giudiziale chiamato ad operare la liquidazione stessa ne' per quello, eventualmente diverso, che regola l' obbligazione risarcitoria: il danno deve infatti misurarsi con lo strumento monetario avente corso legale nel luogo in cui il danneggiato avrebbe fruito dei beni ingiustamente sottrattigli. Segue, allora, l' interrogativo se la liquidazione giudiziale possa operarsi - come certamente e' possibile, d' altra parte, per quella convenzionale - con la stessa valuta adoperata per misurare l' entita' del danno. Risolta affermativamente tale questione, vengono esaminate, sul piano applicativo, le conseguenze che essa comporta, in raffronto a quelle della tesi che vorrebbe accollare al giudice il compito di operare, come presupposto della sentenza di liquidazione e condanna, il cambio fra la valuta della misurazioe e quella della lex obligationis applicata (coincidente, di solito, con la lex fori). E cio', in particolare, con il riferimento alle questioni suscitate dalla variabilita', nel tempo e nello spazio, del corso di cambio fra le valute interessate.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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