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152854
IDG840600352
84.06.00352 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Spiazzi Dante
Ancora sull' applicabilita', nel giudizio di rinvio, d' una legge di interpretazione autentica sopravvenuta dopo la pronuncia di Cassazion
nota a Cass. Sez. III Civ. 24 novembre 1981, n. 6251
Giur. it., an. 135 (1983), fasc. 2, pt. 1A, pag. 333-336
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D42272
L' A. ricorda come, con riferimento alla sentenza del giudice di rinvio, giurisprudenza e dottrina parlano di formazione progressiva del giudicato, asserendo che le due pronunce, quella della Corte Suprema e quella del giudice di rinvio, costituiscono una sentenza complessa, cui diedero origine due diversi organi giurisdizionali. L' enunciazione del principio di diritto da parte della Cassazione produce una preclusione processuale vincolante per il giudice di rinvio relativamente all' iter logico da seguire per la decisione della causa. La decisione in esame afferma che l' intepretazione di una norma tradottasi in un principio di diritto non puo' rimaner ferma, in sede di rinvio, allorche' venga emanata una legge di interpretazione autentica che opera come jus superveniens e travolge il principio di diritto che era stato formulato. Osserva l' A. che i giudici del Supremo Collegio sbagliano nel considerare jus superveniens una legge di interpretazione autentica che non regola nuovi rapporti giuridici sostanziali.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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