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| IDG840600812 | |
| 84.06.00812 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Adami Vincenzo
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| Il riconoscimento del figlio naturale da parte della donna coniugata
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| Dir. fam., an. 12 (1983), fasc. 1-2, pt. 2, pag. 264-299
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30135
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| L' A. si propone col suo studio di acquisire gli elementi necessari
per dare una risposta all' "indagine conoscitiva" che il Ministero di
Grazia e Giustizia sta svolgendo per appurare come si comportano in
concreto gli ufficiali dello stato civile di fronte alla richiesta di
riconoscimento del figlio naturale da parte di donna coniugata,
indagine che mira evidentemente a valutare, sulla scorta dell'
accertata ampiezza del fenomeno della difformita' dei comportamenti,
l' opportunita' di predisporre materiale di studio per eventuali
interventi in sede legislativa. I quesiti ministeriali ai quali l' A.
cerca di dare una sua risposta vertono essenzialmente sulle seguenti
quattro ipotesi: 1) esclusione del riconoscimento, quando risulti lo
stato di donna coniugata della madre; 2) riconoscibilita' del figlio
da parte della madre, ma solo quando egli sia stato denunciato come
nato da padre naturale (che lo abbia riconosciuto) e da madre ignota
o che nonvoglia essere nominata; 3) riconoscibilita' del figlio da
parte della madre quando sia stata vittoriosamente coperta l' azione
di disconoscimento della paternita', se il figlio sia stato
denunciato come nato da donna coniugata in costanza di matrimonio; 4)
riconoscibilita' del figlio da parte della madre in ogni caso,
considerandosi prevalente, sul disposto dell' art. 253 c.c., quello
dell' art. 250, primo comma, che ammette il riconoscimento "del padre
e della madre, anche se gia' uniti in matrimonio con altra persona
all' epoca del concepimento".
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| r.d. 9 luglio 1939, n. 1238
art. 231 c.c.
art. 232 c.c.
art. 250 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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